Il vino si tinge di storia e di mito.
Questo lo sfondo della ultima grande wine experience organizzata dalla Delegazione Ais Bari il giorno 24 marzo u.s. presso l’Hotel Palace di Bari, avente come tema l’enologia greca.
Nell’Olimpo della antica Grecia, Dioniso, Dio della vite, era una delle figure mitologiche più venerate, avendo donato il vino agli uomini e insegnato loro i metodi di produzione.
I Greci contribuirono enormemente non solo alla viticoltura e all’enologia, ma attribuirono al consumo del vino un significato ben più importante di quello ludico.
Uno dei più importanti eventi sociali dell’antica Grecia era il Simposio (letteralmente “bere insieme), la cui funzione era anche quella di consentire ai partecipanti di riunirsi per discutere di temi politici e di scambiarsi le proprie opinioni.
Il Direttivo dell’Ais Bari e il Delegato Lello Massa, attenti anche al tema della storia del vino, hanno voluto ricreare un moderno simposio e quindi dedicare una serata all’enologia greca per fornire una panorama della attuale produzione fare il punto sulla e presentare in degustazione alcune delle migliori espressioni in commercio.
La serata è stata condotta dal relatore AIS dott. Francesco Campione, al quale è stato affidato il compito, svolto egregiamente e con grandi apprezzamenti, di raccontare, bicchiere alla mano, i principali vitigni allevati in Grecia.
Un grande apporto alla organizzazione della serata è stato fornito dalla sommelier Cristiana Papazissis, appassionata ed esperta dei vini della Grecia, suo paese di origine.
Significativa e prestigiosa la presenza del Console di Grecia, Stelio Campanale e di Marco Della Puppa presidente della Camera di Commercio italo-greca di Salonicco, i cui rispettivi interventi hanno arricchito la serata.
Catturando l’attenzione di tutti i presenti, il dott. Campione, ha cominciato il suo intervento ricordando le zone vinicole più importanti della Grecia: a sud del paese, il Peloponneso, ed in particolare la zona di Patrasso; significativa e conosciuta anche la produzione delle isole di Santorini e di Samos; infine a nord la Macedonia, ed in particolare, tra le zone più celebri di tutta la Grecia, il distretto vinicolo di Naoussa.
E proprio da Naoussa, cittadina la cui tradizione vinicola si perde nel tempo, è arrivato, graditissimo ospite, il Sig. Stratos Katis, Brand Ambassador della Cantina Vaeni Naoussa.
La Vaeni Naoussa è una cantina cooperativa che ha riunito numerosi produttori della zona al fine di coniugare tradizione e moderne tecnologie: di questo connubio, dei suoi risultati, del passato e dei progetti futuri, ha raccontato con dovizia di particolari il Sig. Stratos Katis.
Il viaggio nell’enologia greca è quindi proseguito nel bicchiere.
Il primo vino servito è stato l ‘Amalia vintage 2013 millesimato metodo classico, Cantina Tselepos: prodotto da “moschofillero”, vitigno nobile aromatico e noto per le sue caratteristiche bacche di colore rosa, ha colpito per eleganza e freschezza.
E stata poi la volta del Dogmatikos blanc de noir 2016 , Cantina Vaeni-Naoussa prodotto da “xinomavro” , vitigno a bacca rossa tipico della zona di Naoussa, bel naso fruttato e buona pulizia al palato.
A seguire è stata servito il Rosato della cantina kintoni, prodotto da “moschofillero” e “assyrtico”; quest’ultimo originario dell’isola di Santorini, è un vitigno molto versatile, che si presta alla produzione di vini fruttati e beverini, di grandi vini bianchi con passaggio in botte e di vini dolci; il rosato in degustazione si è distinto per i suoi sentori di rosa e per la sua sapidità.
Si è quindi passati al Driopi Rose’ 2015– cantina Tselepos, prodotto da “agiorgitiko” , il vitigno più diffuso in Grecia, di grande equilibrio e con finale lungo e speziato.
Quindi è stata la volta del Cympan 2013 – cantina vaeni-naoussa, per la cui produzione viene utilizzato l’autoctono “xinomavro”, vitigno destinato alla produzione dei grandi rossi, insieme a merlot e syrah: naso intenso e complesso determinato dal suo passaggio in barrique.
A seguire è stato proposto il Grande Riserva 2010 , cantina vaeni-naoussa, prodotto anche esso da xinomavro, caratterizzato da intense note speziate e da un gusto pieno ed equilibrato.
Si è poi passati al Estate Papaioannou 2010 a.o.p. cantina Papaioannou, prodotto da “agiorgitiko”, vitigno autoctono a bacca rossa, le cui migliori espressioni si trovano nel Peloponneso nord-orientale, fruttato e speziato, con un bel tannino non aggressivo.
Non è mancato, quindi, un vino dolce, il Vin doux passito di Samos, Consorzio di Samo, prodotto da moscato bianco in purezza, esplosione di frutti e grande freschezza.
E per concludere e salutare i presenti un fuori programma gentilmente offerto dal Sig. il Sig. Stratos Katis.
Prodotti nel primo anno di imbottigliamento da parte dell’azienda da lui rappresentata, il gradito ospite ha proposto due Xinomavro del 1984, che hanno degnamente concluso il moderno simposio proposto dall’Ais Bari.
Maria Carmela Santoro
Sommelier Ais Bari