Ritorno con il botto per il Concorso del Miglior Sommelier del Nero di Troia indetto e coordinato dall’Associazione Italiana Sommelier Puglia Delegazione AIS Bat Svevia in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, il Comune di Margherita di Savoia, e l’istituto Alberghiero IISS Aldo Moro Margherita di Savoia.
La prima edizione si era tenuta nel 2018 ed in quella occasione ad aggiudicarsi il titolo fu il tastevin molisano Carlo Pagano. Poi la pausa forzata legata alla pandemia e siamo al 2022 con il responsabile della scuola concorsi di AIS Puglia Antonio Riontino che insieme alla delegata per la Bat Svevia Marina De Tullio hanno deciso di riorganizzare la manifestazione inuna vera e propria gara tra sommelier sulla conoscenza approfondita di uno dei vitigni maggiormente in ascesa nella nostra regione: il Nero di Troia. Prima una prova scritta, sulle origini, sulla storia, sulle caratteristiche uniche del vitigno e del territorio alla quale hanno partecipato 13 sommelier, a seguire la prova pratica in una finale a quattro che si è tenuta a partire dalle 15.30 nell’auditorium dell’IISS Aldo Moro di Margherita di Savoia, volta a determinare la capacità di servizio e di racconto del Nero di Troia.
A raggiungere la finale oltre a Galasso c’erano anche Ivana Veneziani di Ais Murgia, Francesco Graziano di Ais Bat Svevia e Giuseppe Caragnano di Ais Taranto, ed è stato proprio quest’ultimo a cedere il passo per una manciata di punti nella finalissima con il collega barlettano. Ma chi è Carmine Galasso? Abbiamo cercato di fare un suo identikit e raccolto una sua dichiarazione. Classe 1979, da 43 anni a Barletta dove è nato e cresciuto, esercita la professione di sommelier presso il Relais Sant’Agostino di Andria, ai piedi di Castel del Monte. Sommelier dal 2018, si è appassionato prestissimo ai concorsi del mondo della sommelierie centrando subito nel 2019, il terzo posto al 1° Concorso del Miglior del Negroamaro svoltosi a Roma nel 2019, anno in cui ha frequentato la prima Scuola Concorsi AIS Puglia guidata dal Sommelier Antonio Riontino.
“Ho partecipato al concorso conciliando, con grande sacrificio, studio e impegni lavorativi, profondendo ugualmente il massimo impegno” sono le parole del Miglior Sommelier del Nero di Troia 2022 Carmine Galasso. “Il mio viscerale rapporto con il Nero di Troia affonda le sue radici dalla ultra decennale nascita della mia passione per il mondo del vino. Del resto non poteva essere altrimenti, visto che sono nato in uno dei territori di elezione del Nero di Troia, che si sviluppa dal Nord Barese all’areale di Castel del Monte, arrivando al tavoliere e alla Daunia.
Essendo nato a Barletta, infatti, dove da sempre si è coltivata e si continua a coltivare l’Uva di Troia, mi è sempre venuto facile muovermi anche per le vigne dell’agro di Andria e Corato, e nello specifico di Castel del Monte. Passeggiare tra le vigne, toccando con mano la terra, i ceppi, i grappoli, mi ha sempre appassionato.
Non sono mancati gli incontri con i produttori nelle loro cantine, che mi hanno raccontato le loro esperienze, i loro sacrifici e l’impegno che hanno profuso per far crescere la qualità e la conoscenza di questo nobile vitigno. Sono orgoglioso di aver conquistato questo riconoscimento, che non rappresenta per me un traguardo, ma semplicemente il trampolino di lancio per nuove sfide. Voglio, in sinergia con i produttori, promuovere e far conoscere questo vitigno in Italia e all’estero, comunicandone caratteristiche e potenzialità, perché sicuramente il nero di Troia è una nostra eccellenza pugliese.
Voglio dedicare questo premio innanzitutto a me stesso, al mio impegno, alla mia testardaggine, ma anche alla mia Delegazione AIS Bat Svevia guidata da Marina De Tullio, che mi ha sempre supportato e stimolato a crescere e migliorarmi. Vorrei ringraziare i veri protagonisti, i produttori, che mi hanno aperto le loro porte ed i loro cuori. Un ringraziamento a tutta la grande famiglia Ais Puglia che è sempre presente e vicina a noi soci. Un particolare ringraziamento ad Antonio Riontino, che ha reso possibile tutto questo, portando il mondo dei concorsi nella nostra regione”.
“Il ritorno dei concorsi sulla scena della nostra regione non può che ingenerare entusiasmo e nuove energie nel mondo del vino pugliese”, sono le parole di Giacomo D’Ambruoso, neo presidente AIS Puglia. “I concorsi oltre a dare lustro e valore a vitigni e vini tesori preziosi della nostra terra, ci aiutano a nominare gli ambasciatori ufficiali del racconto del vino pugliese. A Margherita di Savoia è stata la volta del Nero di Troia, ma presto torneremo a parlare anche di primitivo e negroamaro con specifici concorsi dedicati”.
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