Una sfida avvincente quella della 42.ma edizione del concorso nazionale organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier e dall’Istituto Trento Doc che ha insignito del titolo del Miglior Sommelier d’Italia il giovane pugliese.
Si chiama Alessandro Nigro Imperiale il vincitore della quarantaduesima edizione del Concorso “Miglior Sommelier d’Italia Premio Trentodoc”. Il Sommelier della Delegazione di Foggia ha battuto in finale il romagnolo Marco Casadei. Al terzo posto ex aequo il toscano Simone Vergamini e Artur Vaso di AIS Lombardia, superati nelle semifinali. Alessandro Nigro Imperiale lavora in Francia al Four Seasons Grand Hotel di Saint-Jean-Cap-Ferrat, Marco Casadei di AIS Forlì è marketing manager della Euro Company di Ravenna, Artur Vaso della Delegazione di Brescia fa l’insegnante all’IPSEOA Caterina de’ Medici di Gardone Riviera e Simone Vergamini di AIS Lucca è proprietario di Wineafterwine.
LA SINERGIA TRA AIS E ISTITUTO TRENTO DOC.
“Sono orgoglioso di questo successo: il concorso è un momento significativo – ha dichiarato Sandro Camilli, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier – che premia il percorso di crescita personale e di formazione professionale dei sommelier. Diventare Miglior Sommelier d’Italia è un sogno coltivato da anni che richiede una grande preparazione. È un privilegio per l’Associazione Italiana Sommelier, insieme all’Istituto Trento Doc, premiare oggi Alessandro Nigro Imperiale”.
MA CHI È ALLESSANDRO NIGRO IMPERIALE. FACCIAMO IL SUO IDENTIKIT.
Alessandro Imperiale da anni lavora in Francia attualmente al Four Seasons Grand Hotel di Saint-Jean-Cap-Ferrat. In precedenza è stato assistant head sommelier presso il Four Season Hotel George V di Parigi e ancor prima, ha ricoperto lo stesso ruolo presso La Dame de Pic, sempre nella capitale francese. Studi di enologia presso l’Università degli Studi di Foggia, il neo vincitore ha lavorato presso la cantina abruzzese Emidio Pepe per poi fare il salto professionale all’estero. Tra le sue collaborazioni ci sono quelle come assistente enologo nella tenuta sudafricana Villiera Wines e in quella del Languedoc Roussillon Domaine Grier. La carriera del sommelier pugliese ha poi preso la strada della ristorazione, in particolare in Francia, dove vive.
Miglior Sommelier d’Italia, è la seconda volta in assoluto per un sommelier proveniente da una delle regioni del Sud Italia nella storia dell’AIS. Come si conquista un traguardo del genere e come ti senti adesso?
Sono effettivamente 3/4 anni che mi dedico ai Concorsi AIS, ma gli anni di studio sono molti di più, praticamente da quando a 18 anni ho iniziato con la Facoltà di Viticoltura ed Enologia e parallelamente agli studi da sommelier AIS. Poi 5 anni fa ho deciso di mettere da parte la vita che facevo da enologo e dedicarmi di più alla sommelierie e quindi per svolgere il mio lavoro a più alto livello sono venuto in Francia, ed è qui che ho cominciato la mia vita da sommelier professionista.
Mi sento un Leone! È un onore ed un piacere entrare a far parte di una squadra di ambasciatori che divulgano il verbo del vino italiano nel mondo.
Da Miglior Sommelier di Puglia a Miglior Sommelier d’Italia…anche se adesso sarai chiamato a rappresentare il mondo del vino italiano, resti comunque ambasciatore privilegiato dei vini della tua regione, la Puglia! Cosa farai per promuoverli e come a tuo parere il mondo enologico pugliese dovrebbe migliorare per crescere ancora di più.
Oggi stiamo notando che i vini pugliesi sono sempre più attrattivi per una clientela internazionale perché da una parte c’è il turismo internazionale che sta aumentando in Puglia e dalla stessa parte i clienti internazionali ricercano sempre di più ciò che autoctono, ciò che identitario e La Puglia da questo punto di vista sia per vini bianchi che per vini rossi ha un ventaglio davvero ampio e di grande qualità.
Il mondo enologico pugliese sta già migliorando non ci sono consigli, non posso permettermi di dare consigli. L’unica cosa si dovrebbe dare più fiducia ai sommelier professionisti nelle strutture ricettive. Quindi negli alberghi di lusso, magari in ristoranti di un certo livello, si dovrebbe sfruttare di più la figura del sommelier perché è il vero professionista del vino.
A chi vuoi dedicare questa affermazione e chi ti senti di ringraziare per il prestigioso traguardo raggiunto?
Dedico sicuramente questa vittoria alla mia ragazza, alla mia donna Rita, che da 8 anni mi segue in ogni cambiamento di programma e in ogni decisione che prendo. Lei è sempre dietro di me, mi segue davvero sempre e non posso dire che non è facile seguire una persona come me che ha tanta voglia di fare, tanta voglia di lavorare e tanta voglia di crescere quindi davvero mi supporta e mi sopporta da tanti anni.
Voglio ringraziare sicuramente il Four Seasons Grand Hotel di Cap-Ferrat che mi ha supportato mi ha dato degli spazi per studiare e ha creduto davvero in me, sono stati tutti dietro di me in questi giorni in queste settimane a motivarmi e a credere in me quindi un grande ringraziamento va a loro.
Tutta AIS Puglia, dal Gargano al Salento ha gioito e si è letteralmente esaltata per io tuo titolo. I social sono praticamente impazziti. Cosa ti senti di dire ai colleghi pugliesi, dirigenza e soci tutti?
Cosa voglio dire ad AIS Puglia? Che dobbiamo continuare a crederci, non siamo arrivati. Dobbiamo avere la capacità di vedere più lontano di noi, dobbiamo confrontarci. Per quanto riguarda i vini dobbiamo aprirci alla degustazione di altri vini non solo italiani ma anche del mondo e vedere che tipo di comunicazione fanno loro. Questo non vuol dire copiare vuol dire trarre delle idee, trarre delle ispirazioni e poi il duro lavoro ripaga sempre, però penso che stiamo formando una bellissima squadra. Il mio amico collega Antonio Riontino, responsabile della Scuola Concorsi di AIS Puglia, che infaticabile non si ferma mai che si sta veramente spingendo tantissimo per la Puglia, ecco dovremmo prendere anche sempre da persone come lui.
“È un risultato storico questo, un nostro socio della Delegazione AIS Foggia, Alessandro Nigro Imperiale vince il titolo di Miglior Sommelier d’Italia 2022”, sono le parole di Giacomo D’Ambruoso Presidente AIS Puglia. “È lo straordinario compimento di un percorso di impegno, sacrificio, confronto, crescita dei tantissimi sommelier e wine lovers che hanno dato vita e forma alla grande famiglia della nostra associazione. Oggi questo viaggio bellissimo viene celebrato nel titolo di Alessandro, che vive il suo meritato momento di gloria con una regione intera sul tetto d’Italia”.