Il 2 giugno in occasione dell’evento “Abc Olio: Tra passato e futuro”, per esaltare le connessioni tra cultura dell’olio e la storia del territorio di riferimento, il Castello di Acaya sarà punto di partenza di una serie di tour individuali, a cura di Eventi d’Autore, che si snoderanno lungo le vie degli ulivi, negli antichi luoghi di produzione dell’olio della zona, dai frantoi ipogei alle antiche abbazie-masserie.
Per esaltare le connessioni tra cultura dell’olio e la storia del territorio di riferimento, il Castello di Acaya sarà anche punto di partenza di una serie di tour individuali, a cura di Eventi d’Autore, che si snoderanno lungo le vie degli ulivi, negli antichi luoghi di produzione dell’olio della zona, dai frantoi ipogei alle antiche abbazie-masserie. Tra le tappe previste il castello di Acaya il Frantoio Ipogeo Caffa e la chiesa di Maria SS. dell’Assunta a Vernole (in collaborazione con la Pro loco di Vernole) e l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate (in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano).
PROGRAMMA VISITA INDIVIDUALE
Visita del suggestivo borgo di Acaya
Pregevole città fortificata del XVI secolo, Acaya è annoverata tra i Borghi Autentici d’Italia. Modello di città ideale, svela sin dal suo concepimento la volontà di unire alla sicurezza delle architetture l’operosità del suo popolo. Acaya è da qualche tempo al centro di un’importante azione di recupero storico, artistico e culturale da parte del Comune di Vernole e della Provincia di Lecce.
Visita del Castello di Acaya
Visita guidata a cura dell’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce.
Ingresso € 3,00
Considerato uno dei migliori esempi di architettura difensiva rinascimentale di Terra d’Otranto, il Castello d’Acaya, anticamente chiamato “Segine”, è abbracciato da possenti mura e da un ampio fossato. Veglia sul piccolo borgo fortificato, In particolare si potranno apprezzare gli affreschi della sala ennanogale e del Bastione, alle scuderie, al frantoio ipogeo e al suo affresco tardo-bizantino, della seconda metà del 1300, raffigurante motivi religiosi.
Nel castello si potrà prendere parte alle attività previste da “ABC Olio tra passato e futuro”:
– Proiezione del film-documentario “ABC Olio: La storia, la geografia del viaggio”, del regista Carlos Solito, un viaggio alla scoperta delle terre dell’extravergine di Puglia.
– Visita ai due percorsi espositivi presenti: la mostra permanente “Roca nel Mediterraneo. L’età del Bronzo e del Ferro”, a cura di Oronzina Malecore e Luigi Coluccia, un affascinante itinerario alla scoperta di uno dei siti più importanti dell’Italia protostorica, nel frantoio ipogeo del castello; la mostra temporanea
Partenza per Vernole
7,2 km – ca. 13 min.
Visita del frantoio ipogeo “Caffa” e alla chiesa di Maria SS. dell’Assunta
Visita guidata a cura della Pro Loco di Vernole
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
Referente: Livio de Carlo, tel. 349 865 3610
Ingresso libero
Scavato interamente nella pietra locale, l’antico frantoio ipogeo sorge nel cuore della piazza principale di Vernole. Al centro dell’ambiente principale si trova la vasca per la spremitura delle olive, del 1500 circa, ed ai lati le presse del tipo “alla calabrese” e “genovese”, del 1700. Interamente conservata anche la stalla con la mangiatoia per gli animali ed i vani per la conservazione dell’olio e delle olive ancora non lavorate.
Trasferimento a Squinzano
32 km – ca. 30 min.
Visita dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate
Visita guidata a cura del Fondo Ambiente Italiano
Referente: Loretta Martella, tel. 349 194 3624
Ingresso e visita in italiano: € 8,00 a persona, gruppi di min. 10 persone
Ingresso e visita in lingua: € 11,00 a persona, gruppi di min. 10 persone
Immersa tra gli ulivi, l’abbazia fu edificata nel XII ed oggi è gestita dal FAI – Fondo Ambiente Italiano. Un tempo monastero di rito greco ortodosso, è una testimonianza notevole del romanico pugliese. Nei secoli il complesso non è stato solo un luogo di culto ma anche centro di produzione agricola: ancora oggi è possibile visitare infatti i “trappiti”, gli antichi frantoi ipogei per la produzione dell’olio lampante che rievocano il passato agricolo del complesso abbaziale, quando divenne anche masseria per la lavorazione delle olive, del grano e del tabacco.