La sommelier di Parma ha sbaragliato la concorrenza degli altri due finalisti, il molisano Carlo Pagano e il pugliese Antonio Riontino, e sarà la Primitivo Ambassador 2017 in Italia e all’estero.
È stata una bella competizione, ma anche un momento di confronto e di celebrazione del successo raggiunto dal Primitivo in Italia e nel mondo. La gara è partita al mattino, con una prova scritta sul Primitivo in Puglia, la sua storia, i territori di produzione, le Doc, i Consorzi di Tutela, le caratteristiche gusto olfattive e di abbinamento. Analizzando i compiti scritti la Commissione composta da Cini, Responsabile Concorsi di AIS Italia, Carrasso referente per la didattica di AIS Puglia, Baldassarre relatore AIS massimo esperto al mondo di Primitivo, e da Peragine, giornalista AGAP ha selezionato i tre finalisti: l’emiliana Maura Gigatti, il molisano Carlo Pagano ed il pugliese Antonio Riontino che nel pomeriggio, nelle sale del prestigioso Relais Reggia Domizia di Manduria, hanno simulato una prova di servizio, di abbinamento cibo-vino e di comunicazione del vino sovrano di Puglia. Alla fine l’ha spuntata la Gigatti che davanti ad una selva di fotografi e di telecamere si è dichiarata orgogliosa di questo titolo, anche perché ha superato l’agguerrita concorrenza dei colleghi uomini, Pagano in primis già miglior sommelier del Nebbiolo e al terzo posto quest’anno nel concorso per il Miglior Sommelier d’Italia.
Alla Sommelier il compito di rappresentare il Primitivo nel mondo per il 2017 e la possibilità di diventare “Primitivo Ambassador” per Vinoway.com, il portale nazionale di cultura enogastronomica, media partner della manifestazione. “Se oggi nel nostro Paese si beve meglio e soprattutto con maggiore senso di responsabilità è anche grazie al contributo dei sommelier. A Maura Gigatti e agli altri vincitori vanno le nostre congratulazioni, convinti che porteranno in giro con professionalità la storia, la tradizione e le virtù del nostro primitivo” è stata la dichiarazione di Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, accompagnata da quella di Donato Giuliani, presidente del Consorzio di tutela dei vini Doc Gioia del Colle. “Il vino e i territori possono crescere solo attraverso la capacità di racconto che noi operatori della filiera riusciremo a portare sui mercati. A noi produttori, ma soprattutto ai sommelier di Puglia va dato atto del grande lavoro di promozione fatto in questi anni. Ottima l’iniziativa del Premio al Miglior Sommelier del Primitivo che ci auguriamo diventi un premio sempre più ambito anche per gli anni a venire”.