Il brindisi italiano per antonomasia è indubbiamente lui: il Ferrari!
E proprio a questa eccellenza made in Italy la Delegazione Ais Bari ha dedicato la sua ultima wine
experience tenutasi il giorno 18 ottobre u.s.
Nella splendida e più che mai consona cornice dell’Hotel Palace di Bari, la Delegazione barese, coordinata
dal Delegato Cav. Lello Massa, ha dato conferma della propria capacità organizzativa proponendo una
serata di grande impatto e di enorme successo.
Prova né è stata l’enorme affluenza di partecipanti che con grande curiosità ed entusiasmo hanno affollato i
tavoli di degustazione, pronti a lasciarsi guidare in una esperienza sensoriale fatta di raffinatezza, qualità e
storia. Quello con l’azienda Ferrari è un legame che l’Ais Bari ha di recente rinnovato, in particolare in occasione
della consegna del prestigioso Premio Surgiva quale migliore Delegazione dell’anno.
In quella occasione, nello scorso mese di luglio, il Delegato Lella Massa riuscì a strappare la promessa di
una serata tutta Ferrari da organizzarsi in terra di Bari: e così è stato!
La grande famiglia dell’AIS Bari ha accolto con immenso orgoglio una azienda che nel mondo intero è
sintomo di stile, classe e qualità.
A rappresentare la famiglia Lunelli, che oggi da tre generazioni conduce l’azienda, è stato Marcello Lunelli.
La degustazione, invece, è stata affidata alla Prof.ssa Relatrice Ais Agnese Di Noia: la sinergia e lo scambio
di osservazioni e sensazioni degustative tra i due relatori, ha arricchito la serata di preziosi spunti di
riflessioni, rendendola piacevolmente didattica.
La storia del Ferrari nasce dal sogno di un pioniere e visionario del vino, Giulio Ferrari, che nel 1902, dopo
essere tornato dalla Champagne, decide di creare uno spumante capace di reggere il confronto con i
migliori metodo classico prodotti nella vicina Francia.
E il sogno diventa realtà!
Da allora, la famiglia Lunelli, a cui Giulio Ferrari affida la sua azienda non avendo eredi, ha continuato e
continua a produrre le famose bollicine Ferrari, nel rispetto della tradizione e con un incommensurabile
rispetto e amore per il territorio che, di quelle bollicine, costituisce l’anima e l’essenza.
Come, infatti, ha spiegato Marcello Lunelli, il Ferrari non sarebbe quello è se non nascesse da uve allevate
in montagna, anche a 700 mt di altitudine, e se non godesse delle forti escursioni termiche che
caratterizzano il clima trentino.
E’ questo alternarsi di temperature, questo gioco meraviglioso della natura, che determinando il perfetto
equilibrio tra acidità, zuccheri e ph consente al Ferrari di esprimere leggerezza, eleganza e grazia.
Fondamentale in questo processo è il momento della vendemmia: di annoi n anno, la scelta del giorno di
vendemmia è categorica e non ammette deroghe nemmeno di poche ore!
Il processo di vinificazione, poi, ruota intorno a due indiscussi protagonisti: lo Chardonnay, allevato nelle
sue varie declinazioni con criteri di sostenibilità e di rispetto per l’ambiente, e i lieviti, autori della
rifermentazione in bottiglia, cuore del metodo classico.
Ebbene, dopo quanto raccontato da Marcello Lunelli, i Sommelier adetti al servizio, con ineccepibile rigore
e professionalità, hanno dato avvio alla degustazione!
Eleganti e voluttuose, le bolliccine Ferrari sono ste servite secondo un ordine crescente di complessità
determinata dal periodo di permanenza sui lieviti.
Si è partiti dallo storico Ferrari Brut Trento doc, che affina sui lieviti per oltre due anni: naso pulito, con
note agrumate e lievito croccante, sorso setoso e sapito. E’ stato quindi servito il Ferrari Perlè Trento doc
2010, millesimato e icona dello stile Ferrari, che riposa in bottiglia per 5 anni: note intense di pasticceria al
naso, elegante e persistente al palato, con finale piacevolmente ammandorlato. A seguire si è passati
a Ferrari Riserva Lunelli Trento doc 2008, la cui prima fermentazione avviene in botti di rovere, mentre l’affinamento in bottiglia si prolunga per sette anni: note olfattive dolci, tostate e burrose del legno,
accompagnano il sorso pieno, ricco e goloso, di insospettabile acidità, eleganza e persistenza.
E per finire Giulio Ferrari riserva del fondatore Trento Doc 2006, il fuoriclasse di casa Ferrari, nato nel
1972, quando il mercato del metodo classico italiano era agli albori: il lungo affinamento sui lieviti per dieci
anni conferisce a questo vino preziose note olfattive di frutta disidrata, di tostatura , di etereo ed un corpo
cremoso e vellutato, di indescrivibile persistenza gustativa.
Ma il Gruppo Lunelli non è solo spumante! E così, allo scopo di fornire una panoramica della produzione, la
degustazione è stata estesa anche a due vini fermi, ovvero il Villa Margon Trentino Chardonnay DOC 2015
e il Carapace Montefalco Sagrantino DOCG 2012, mentre in conclusione è stata servita la Grappa Segnana
Solera Selezione, proveniente dalla mitica distilleria Segnana che del Gruppo Lunelli è un altro fiore
all’occhiello.
La wine exeperience Ferrari si èquindi conclusa con la proposta di abbinamento dello Chef dell’Hotel
Palace: risotto alla zucca e petto d’anatra affumicato.
E’ stata una serata che non sarà facilmente dimenticata e che ha reso tutti un po’ più orgogliosi del made in
Italy, grazie a questo grande vino, vero ambasciatore nel mondo dell’arte di vivere italiano.
Maria Carmela Santoro
Sommelier Ais Bari